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Villa Savorelli

Villa Savorelli

La costruzione della villa risale ai primi anni dei XVIII secolo ad opera della famiglia dei marchesi Muti-Papazzurri divenuti, per eredità da Eugenio Altoviti, proprietari del fondo. Nel 1730 come si ricava da documenti d'archivio di casa Muti, la villa è già esistente e fa parte dei beni della Marchesa Ginevra Muti-Papazzurri. Estintasi la famiglia verso la fine del secolo, la tenuta passò in eredità ai Conti Savorelli, divenuta in seguito proprietà della famiglia Staderini, prima di essere acquistata dal Comune di Sutri. 

La villa, a pianta rettangolare, prospetta con la facciata principale sul grande ed elegante giardino, che occupa la fascia meridionale del pianoro, organizzato con siepi di bosso a labirinto, secondo i noti tipi dei rinascimento italiano, ed impreziosito da una fontana in peperino, con vasca circolare e mostra decorata da una doppia voluta con mascherone centrale, su cui poggia il motivo terminale a pigna. La facciata della villa presenta una parte inferiore leggermente a scarpa, contenuta dalle bugnature angolari, che ripetono il motivo decorativo del portale d'ingresso, e delimitata in alto da una fascia orizzontale con doppia cornice bombata, su cui poggiano le paraste d'angolo e le quattro finestre dei primo piano. Un piano ulteriore è scandito da altrettante finestre, in asse con quelle inferiori. Al di sopra del cornicione aggettante, è un attico liscio, con pilastri angolari e campo centrale chiuso tra due coppie di doppie mensole a balaustro, sormontato da un arco pieno a tutto sesto, con specchiature laterali. Una serie di quattro busti marmorei decora la sommità della facciata. L'interno, molto rimaneggiato, non presenta soluzioni architettoniche significative.

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ultimo aggiornamento di Giovedì 30 Novembre 2017 17:35
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